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2023-10-03

3 ottobre 2023 - Transito di San Francesco

La malattia di San Francesco si stava aggravando. Un frate chiese a Francesco se preferisse la sofferenza continua oppure il martirio. Egli rispose: "O figlio, la cosa che mi è più cara è che si adempia in me la volontà del Signore. Io voglio essere totalmente obbediente soltanto alla sua volontà. Ma se dovessi guardare solo al dolore fisico che provo per me più atroce di qualunque martirio tollerare questa malattia anche solo tre giorni".
Due anni dopo l'impressione delle stimmate, San Francesco chiese di essere portato a Santa Maria della Porziuncola per morire nel luogo dove aveva ricevuto lo Spirito della grazia. Un giorno, in fin di vita, si gettò a terra dal letto. Baciando poi la terra, disse: "Ti ringrazio, Signore Dio, di tutte queste sofferenze e ti prego che me ne mandi altre cento, se così ti piace: poiché questo mi sarà graditissimo; colpendomi con il dolore tu mi risparmi; mentre l'adempimento della tua santa volontà costituisce per me una grandissima consolazione". "Reputava sempre dolce ciò che sapeva di amaro al corpo ed attingeva dolcezza dalla umiltà e imitazione del Figlio di Dio". Per questo "sorridendo, tollerava quanto era a tutti dolorosissimo". Quando San Francesco era colpito da sofferenze, cantava "le lodi delle creature", il cantico di frate sole da lui composto. Quando seppe che la morte era imminente, nonostante soffrisse moltissimo, egli gioì e lodò il Signore, poi disse a un frate: "Se al mio Signore piace che io muoia tra breve, fa' venire frate Angelo e frate Leone affinché mi cantino di sorella morte". I frati, addolorati e piangenti, cantarono il cantico di frate sole e Francesco aggiunse alcuni versi su "sorella morte":
"Laudato si', mi' Signore,
per sora nostra morte corporale
da la quale nullo homo vivente può scappare, guai a quelli che morranno ne le peccata mortali, beati quelli che trovarà ne le sue santissime voluntati che la morte secunda nol farà male".
Francesco, con il suo esempio di accettazione gioiosa ci invita a vivere ogni istante della nostra vita terrena come mezzo per conseguire la gioia eterna che sarà premio dei beati.
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